Le rocce di Pietraperciata ed i tesori di Centuripe

 

Le Rocce di Pietraperciata 

Da anni, percorrendo la strada che da Catania porta a Palermo, ho sempre visto delle rocce dalle forme particolari che si stagliavano  contro l’imponente mole dell’Etna.

Pensavo che fossero solo delle rocce lì che piacevano a me, come tante in giro per la Sicilia, ed invece un giorno mi venne la curiosità di capire come poterle raggiungere solo per poterne ammirare la loro bellezza.

Scoprii quindi che si trattava di un sito di notevole importanza archeologica e storica.

Questo affioramento di roccia arenaria, che sorge a Nord del fiume Dittaino,  deve il suo nome di Pietraperciata (pietra bucata) alla presenza  di alveoli creati sia dall’erosione eolica e sia dalle escavazioni artificiali, nelle quali si possono riconoscere delle tombe “a forno” che risalgono all’età del Bronzo (2.220-1.400 a.C.).

Osservando la roccia si possono riconoscere volti e forme, tante quante la nostra immaginazione ne suggerisce.

Volti nella roccia

La zona fu inoltre scenario di scontro bellico durante la campagna di Sicilia del 1943, infatti si trovano ancora schegge di bomba e sulla roccia all’interno di una piccola grotticella si ritrova la firma di una soldato tedesco “Muller Hugo”.

Io e Gina

I Tesori di Centuripe

Tutti i ritrovamenti archeologici dell’area, tra cui frammenti di ceramica e strumenti di pietra, sono custoditi nel Museo Archeologico Regionale di Centuripe, che custodisce una vastità di tesori derivanti dalla lunga e gloriosa storia di Centuripe.

Centuripe, che vista dall’alto assume la forma di una stella,  si erge su un sistema montuoso a 730 m.s.l.m., dal quale è possibile ammirare l’Etna in tutta la sua maestosità, le Valli del Dittaino, del Salso e del Simeto, la Piana di Catania, i monti Erei e Nebrodi.

Deve la sua fondazione ai Siculi, fu poi ellenizzata e conobbe il massimo splendore in epoca romana, in cui fu definita la città più grande e ricca della Sicilia.

Sono di epoca romana i più grandi resti monumentali, tra cui statue ed iscrizioni. Ancora oggi è possibile visitare i resti del Tempio degli Augustali, e due tombe monumentali a torre, la Dogana ed il Castello di Corradino.

Fu importante anche per la produzione in ceramica, e dopo Lipari, Centuripe ha restituito il più consistente numero di terracotte teatrali, maschere e statuette.

Merita una visita sia l’area di Petraperciata che le testimonianze presenti nel paese di Centuripe.

Molti reperti archeologici in passato furono trafugati ed oggi sono sparsi per il mondo, tra collezioni private e musei, quindi non stupitevi se visitando il Louvre o il British Museum vi capiterà di vedere reperti centuripini.

Facciamo tesoro di quello che è rimasto da noi in Sicilia ed auguriamo che il Museo Archeologico Regionale di Centuripe possa ricevere la grande attenzione che merita.

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