Necropoli di Realmese, area archeologica nel cuore della Sicilia

Un anno fa passeggiando ai piedi della città di Enna, vedevo proprio di fronte un altro monte sul quale sorge un paese, così dopo una sosta al tranquillo lago di Nicoletti, decido di proseguire la passeggiata fin su Calascibetta (il nome deriva dall’arabo Kalat= castello fortificato dalla natura e Xibet =il monte sul quale si erge).
Pensavo di visitare il paese, ma strada facendo ho trovato le indicazioni per la Necropoli di Realmese.
E’ un sito archeologico dell’Età del Ferro, a tre chilometri da Calascibetta. Si tratta della seconda necropoli di tipo pantalicano in Sicilia, costituita da 288 tombe a “grotticella” molto particolari, che abbracciano due periodi molto estesi: la prima di età protostorica (dal IX al VII secolo a.C.), la seconda di età arcaica (VII e VI secolo a.C.).

Interessante è il percorso per arrivare fino alla Necropoli, poiché la strada è un’antica trazzera di epoca normanna, facente parte dell’antico sistema viario denominato la “Regia Trazzera”.

Il luogo è davvero particolare, la sua atmosfera magica, sembra di essere sul set di un film di un posto che non sembra neanche in Sicilia. La necropoli sorge su un ripido fianco di un monte “Cozzo S. Giuseppe” (737 m.s.l.m.), e non è facilmente visitabile, a meno che non abbiate confidenza con l’arrampicata su roccia. Io, spinta dalla curiosità, sono salita in alcune stanze della necropoli, una volta entrata e affacciatami sulla vallata, la vista ed il vuoto sotto me, mi hanno fatto sentire di essere dentro un luogo speciale, che mi ha riempito il cuore di sgomento per aver scoperto questo tesoro per caso.


Non vi invito ad arrampicarvi, ma a sedervi ed osservare questa vallata, e sfruttare il percorso a fondo valle.
Il periodo migliore per visitarla è in primavera, i fiori sono tantissimi!!